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domenica 29 gennaio 2017

Tre anni di pasta madre

Ormai è diventata un'abitudine, una sorta di rito che annualmente si ripete in questo periodo:  festeggiare con voi il compleanno della mia pasta madre, la brava Clementina, che anche in questo ultimo anno mi ha regalato tante soddisfazioni.
Da quando sono in pensione il mio frigorifero pullula di vasetti di lievito perchè ora, oltre al pane, cerco di fare settimanalmente anche il pan carrè e le fette biscottate.

Questo è invece l'ultimo mio esperimento: i tarallini. Classici con i semi di finocchio, ma anche con il timo e i semi di papavero, a paprika o l'origano, sono   uno sfizioso e gradito spuntino, da sgranocchiare sia soli che accompagnati da formaggi e salumi in una allegra merenda. La ricetta la trovate qui


"Il pane è indispensabile. Il pane è cuore, è anima. Devi toccarlo,devi riconocerlo. Il pane si annusa, si tocca, si ascolta, si mangia con rispetto. Il pane dona gioia e felicità. Per questo il pane è fondamentale per ogni evento umano. Perchè il pane parla, racconta dei luoghi dove il grano è stato raccolto, lavorato. Ma la farina ha bisogno dell'acqua, della condivisione, della collaborazione. Dunque diventa motivo di aggregazione già prima che il forno sia acceso, che la farina venga mescolata, che l'aria e l'acqua lo facciano lievitare. Che le mani lo spezzino"
(dal libro "La custode del miele e delle api" di Cristina Caboni) 

Gli altri post di compleanno della mia Clementina li trovate quiqui
Buona settimana. 

domenica 22 gennaio 2017

Che gelo!

Se l'inverno dicesse:
"Ho nel cuore la primavera"
chi gli crederebbe?
(K. Gibran)




Buona gelida settimana!

domenica 15 gennaio 2017

Progetto "Punto Croce"

Quando, la scorsa estate, mi venne proposto di tenere un corso di punto croce per i bambini delle scuole elementari confesso di essere rimasta un poco perplessa.
La mia esperienza di "insegnante" si limitava ai corsi estivi di creatività rivolti principalmente agli adulti e se, qualche volta, erano presenti dei bambini chiedevo che fossero accompagnati da un adulto.
La mia perplessità è durata poco: ho pensato  che da pensionata avrei avuto sia il tempo da dedicare al Progetto sia lo spirito giusto per iniziare una nuova avventura, insomma per rimettermi in gioco.
Ad ottobre, con le amiche Marina e Vilma, mi sono buttata, con ancora  un pò di timore e di perplessità, in questa  avventura.
Il Progetto, a cui hanno aderito 4 scuole primarie, è sostenuto tecnicamente dall' Associazione Italiana del Punto Croce e organizzativamente  dalla Associazione "La bottega sulle nuvole di Gilda" con il contributo della Fondazione comunitaria del VCO.
Lo scopo principale  del Progetto è quello di mantenere viva questa antica arte, che un tempo veniva tramandata di madre in figlia, ma non solo: il lavorare tutti insieme è un modo per consolidare le amicizie, per condividere una passione e per esprimere, ognuno nel modo che gli è più congeniale, la propria creatività. Inoltre nei bambini delle prime classi è un modo per imparare a contare, per approcciarsi ai concetti di sopra-sotto-sinistra-destra-centro ecc. 
Personalmente ho lavorato con una classe prima di tredici bambini ed una pluriclasse unica di 9 bambini: tre di prima, uno di seconda,due di quarta e tre di quinta.
Ho avuto modo di constatare, soprattutto nella pluriclasse, quanto sia importante programmare il lavoro; avendo alunni di età diverse, con un diverso tempo di attenzione e di interessi, è importante mantenere sempre viva l'attenzione, non creare tempi morti e mantenere sempre vivo l'interesse in modo che, come sono solita dire, il punto croce sia un momento di relax e non di stress.
Per cui, mentre i ragazzi più grandi si dedicavano pienamente al ricamo, producendo diversi manufatti e organizzandosi quasi da soli, i più piccoli alternavano il momento del ricamo a quello della copiatura degli schemi, arrivando addirittura a creare dei piccoli schemi personalizzati.
Senza voler trarre delle affrettate conclusioni (i consuntivi si fanno alla fine e noi siamo appena a metà percorso) posso dire che questa esperienza mi ha insegnato che:
- tutti i bambini  si sono  approcciati   con lo stesso entusiasmo a questa nuova attività, a dimostrazione che loro sono privi di pregiudizi. Siamo noi adulti che glieli trasmettiamo (il ricamare è un'arte solo femminile);
- i bambini hanno una loro concezione dei colori: se un cuore lo vedono verde bamdiera o un uccellino rosa fucsia o giallosole così deve essere, anche se sullo schema è di tutt'altro colore. Evviva la libertà di espressione!
- i bambini si entusiasmano per un niente. Impariamo da loro a scoprire e ad apprezzare il bello che c'è in ogni cosa!
- i maschietti quando si impegnano lo fanno fino in fondo, con una precisione, una pazienza, un impegno encomiabile. Sfatiamo il mito che solo le femmine sono pazienti, creative, precise, attente, ecc. ecc.
 Nei prossimi giorni si riparte con altre due scuole, nel frattempo vi mostro alcuni dei lavoretti che sono stati fatti in questa prima parte del corso.
 I bambini di prima e seconda hanno iniziato con questo semplice cuore, montato poi su pannolenci e arricchito con fiocco e campanellino

 I bambini di terza quarta e quinta hanno invece prodotto un ricamo un po più elaborato, montato anch'esso su pannolenci e decorato con pignette e fiocchetti. Con l'occasione ho insegnato loro a fare il cordoncino per appendere il cuscinetto.
 Sempre i più grandi hanno voluto fare questi piccoli presepi; alcuni hanno scelto il monocolore,
 altri si sono cimentati in un progetto un poco più elaborato.
Questi invece sono altri lavori dei piccolini. Li ho montati in questo modo perchè volevano qualcosa da mettere sull'albero di Natale. Come si può notare la tela Aida usata è di diversa grandezza, tutti i piccolini hanno provate su entrambe le tele, mentre i grandi hanno usato solo quella più fine.
 Su richiesta dell' Insegnante abbiamo ricamato anche alcuni biglietti da utilizzare per gli auguri alle varie personalità: Dirigente, Parroco, Sindaco ecc.

L' ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie ogni bimbo ha portato a casa il proprio regalo, composto da due ricami confezionati in un bel mazzo di sempreverdi ed arricchito con pigne


mercoledì 11 gennaio 2017

E con questo finiamo...

Ebbene si, oggi termino ufficialmente la rassegna dei miei lavori natalizi.
Siamo ormai quasi a metà gennaio; Natale, Capodanno, Epifania sono ormai un ricordo,    basta Babbi Natale, presepi, ghirlande, renne; con un pizzico di malinconia che tutti gli anni, inevitabilmente, mi prende quando finiscono le festività ho riposto gli addobbi in soffitta.
Non potevo però non farvi vedere questo pannellino che ho messo sulla porta di casa, molto apprezzato dai bambini attirati dai simpatici personaggi uno sull'altro  a formare una torre quasi a raggiungere il cielo.....
Babbo Natale, il  più cicciotto, regge sulle sue spalle la renna ed in cima a tutti l'esile folletto dal verde cappello





 Nelle due taschine hanno trovato posto dei rametti di pungitopo con rosse bacche, ma volendo possono anche contenere delle caramelle e altri dolcetti.

Ed ora voltiamo pagina!

mercoledì 4 gennaio 2017

Buon anno tra i presepi sull'acqua

I presepi sull'acqua   sono un magico ed emozionante percorso   tra oltre 40 caratteristici presepi allestiti appunto   sull'acqua; le fontane, i lavatoi, i ruscelli, gli abbeveratoi sono diventati la giusta cornice per i presepi che gli abitanti   hanno allestito a  Crodo e nelle sue frazioni.   Comune situato nell' alto Piemonte, in Valle Antigorio, Crodo deve la sua fama alla presenza di numerose fonti  di acque minerali e al  famoso Crodino.
L' importanza di questo elemento naturale nella vita della comunità ha portato a questa unione tra acqua e presepi  dando origine  a questa manifestazione che, per il terzo anno, accoglie turisti e visitatori in grande quantità.

Il percorso si snoda attraverso le stradine del Comune e delle sue frazioni ed il visitatore scopre assieme ai presepi la bellezza dei luoghi, l'architettura tipica della montagna,  la maestosità delle cime che circondano la Valle, la pace e la serenità che solo in certi posti si possono trovare.



















Una sosta al Santuario della Madonna della Vita è  d' obbligo al termine del percorso.




Ho voluto far precedere i miei auguri di Buon Anno da queste immagini di una giornata semplice ma tanto ricca dal punto di vista affettivo e spirituale. Il mio proposito per il nuovo anno è di soffermarmi a  vedere la ricchezza nelle piccole cose di ogni giorno, che sono tante, ma spesso passano inosservate.

Vi auguro sogni a non finire,
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno.
Vi auguro di amare ciò che si deve amare
 e di dimenticare ciò che si deve dimenticare.
Vi auguro passioni. Vi auguro silenzi.
Vi auguro il canto degli uccelli al risveglio e risate di bambini.
Vi auguro di resistere all'affondamento, all'indifferenza, 
alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.
 (Jacques Brel)